Papa Gregorio VI

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Notizie: (Roma, ?- Colonia, ott.-dic. 1047) Gregorio VI, nato Giovanni dei Graziani, detto Graziano è stato il 148esimo papa della Chiesa cattolica, dal 5 maggio 1045 al 20 dicembre 1046. Gregorio VI succedette a papa Benedetto IX, suo figlioccio (che gli vendette il papato per la cifra di 650 kg d'oro[senza fonte]), il primo maggio 1045; il 5 fu consacrato. È stato il quinto papa ad aver rinunciato al ministero petrino, dopo Clemente I, Ponziano, Silverio e Benedetto IX. Proveniente probabilmente dalla famiglia dei Pierleoni, Graziano era diventato Arciprete di San Giovanni a Porta Latina. Dopo la partenza di Benedetto IX nel settembre 1044 e una serie di sanguinose lotte durate quattro mesi, il 13 gennaio il giovane Papa fu dichiarato deposto dal popolo, istigato dai Crescenzi e da Gerardo di Galeria, e il vescovo di Sabina, Giovanni Crescenzi-Ottaviani, fu proclamato papa (sempre dal popolo per volere dei Crescenzi e di Gerardo); fu ufficialmente eletto e consacrato il 20 gennaio con il nome di Silvestro III. Nell'aprile 1045 Benedetto IX tornò a Roma e rinnovò le sue pretese al papato, sostenendo che, non essendo mai stato deposto da un sinodo di vescovi regolarmente convocato, formalmente era ancora il pontefice regnante, mentre Silvestro era un usurpatore. Benedetto si riprese il papato, cacciandone con la forza Silvestro, ma poi lo vendette al suo padrino Graziano con una formula ufficiale di abdicazione e designando lui come suo successore, senza tenere in conto Silvestro, ritenuto un intruso. La folla, per acclamazione, impose a Graziano di chiamarsi Gregorio, (senza fonte) come il severo riformatore tedesco Gregorio V che aveva regnato fino a quarantasei anni prima. Graziano aveva fama di uomo pio e la sua elezione venne accolta con favore, tanto che lo stesso Pier Damiani, probabilmente ignorando come egli avesse ottenuto il papato, lo salutò dicendo di lui che «...finalmente la colomba era tornata all'arca con il ramo d'ulivo», e che con la sua elezione finalmente era stato inferto un duro colpo alla simonia. Tuttavia la presenza di altri due pretendenti e il modo con cui Graziano era giunto al Soglio Pontificio erano inaccettabili per Enrico III, che volle essere incoronato imperatore in Roma e che desiderava porre mano ad una severa riforma della Chiesa. Quando questi scese in Italia, fu ricevuto con onore da Gregorio VI a Piacenza. Si decise di convocare un sinodo a Sutri, circa 40 km a nord di Roma, lontano dalla violenza delle fazioni urbane. Dinanzi all'assemblea, Gregorio confessò che aveva, "in buona fede e semplicità", comprato il papato da Benedetto IX il 1º maggio 1045. Il concilio convocò i tre pretendenti al papato ed intervennero Silvestro III e Gregorio VI. Le rivendicazioni di tutti e tre i pretendenti furono rapidamente rifiutate. Silvestro fu privato della dignità sacerdotale e fu esiliato in un monastero, ma la sua pena fu commutata in una sorta di esilio dorato nella Sabina, poiché tornò ad essere vescovo di quella diocesi. Gregorio abdicò con le parole «Io, Gregorio, vescovo, servo dei servi di Dio, sentenzio che debbo essere deposto dal pontificato di Santa Romana Chiesa, per l'enorme errore che, attraverso l'impurità simoniaca, ha condizionato e viziato la mia elezione», ed il concilio terminò il 23 dicembre. Giovanni Graziano, non più Gregorio VI, fu inviato in Germania ed affidato alla custodia del vescovo di Colonia Ermanno, e morì nell'anno seguente (1047). Intanto gli era successo Clemente II, che morì lo stesso anno, ma qualche tempo prima di Gregorio; quando Clemente morì, molti (tra cui il vescovo Wazone di Liegi) chiesero a Enrico di reintegrare Graziano, poiché lo consideravano pontefice legittimo ingiustamente costretto ad abdicare: Enrico rifiutò, ma Graziano morì poco dopo ponendo fine a ogni discussione; poi Enrico si volse a Poppone di Bressanone, che divenne Papa Damaso II. Il cappellano di Graziano, suo compagno fino alla morte in esilio, era un giovane Ildebrando Aldobrandeschi di Soana, destinato, ventisei anni dopo, a essere eletto con il nome di Gregorio VII.
![]() Stato: Sierra Leone |
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